31 Maggio 2014 Le pagelle

31 Maggio 2014

a cura di Kaiser Condotta

DONNARUMMA: Parate, scaramanzia e umiltà. Queste parole riassumono la stagione del numero 1 di casa Conscio. Ottime prestazioni nel rettangolo di gioco sono ottenute grazie ad una attenta e meticolosa preparazione negli allenamenti o grazie all’esecuzione in preciso ordine di determinati rituali prepartita? Non importa, verrà comunque ricordato per la modestia che espressa da una delle frasi più ricorrenti dopo ogni partita,specialmente in caso di sconfitta: “ Certo che se perdiamo anche quando gioco così...ho parato tutto!”

Il gol è uno sfizio che ti concedi a Pederobba. Personaggio: Trapattoni 2002

MARTIGNON A. : Ritorna sul terreno di gioco dopo un periodo di inattività. Collezione prestazioni interessanti, in continuo crescendo, il cui apice è rappresentato dalla bellissima segnatura di sinistro contro i vincitori del campionato. In quanto under la sua presenza si fa quasi sempre obbligatoria e l’impegno viene sempre rispettato, ma da un certo punto in poi è quasi tutto da dimenticare. La sua foga agonistica è un punto di forza che lo condanna a saltare gran parte del girone di ritorno a seguito di un misterioso infortunio. Personaggio: Ronaldo 1998

TOTTOLO: In una stagione difficile, in cui i risultati scarseggiano, ogni sconfitta contribuisce a mettere in discussione scelte e decisioni di inizio stagione. Perfino la sua fascia di capitano viene messa in discussione. L’esperienza però arride a papà Andrea che si fa un baffo dei pochi punti in classifica e prosegue a testa bassa verso la meta. Laddove non può arrivare con la presenza fisica lo fa con la saggezza. Ciò gli consente di essere il vero punto di riferimento per il giovane Mognato, in cui riconosce importanti qualità umane. Personaggio: Professor Gennaro Bellavista

BUSATO: dare un giudizio alla stagione risulta più arduo che difendersi da un arrocco di Kasparov. Come per tutti la sua presenza ha dato contributo, più o meno importante che sia alla stagione. Che sia il martedì o il venerdì è sempre un dispiacere non vederti, Mister e Team Manager tentano invano una tua ricerca ma non c’è filo che tenga. In casa della Longobarda una partita mostruosa. Personaggio: Minotauro

MARTIGNON P.: uno dei magnifici 7 di Rosà. Annata che l’ha visto fra i più presenti in allenamento (la conquista della fascia da capitano ne è il giusto premio), in partita e sotto porta raggiungendo ancora la doppia cifra... sporadici momenti di amarezza lo affliggono, come del resto tutta la squadra ma al contrario di tutti gli altri Pietro ne esce “sulle ali dell’amore”. Almeno per il momento l’augurio è quello di non prendere esempio dai tuoi compagni di squadra e non farti contagiare dalla voglia paternità che si fa dilagante. Titolo: L’amore ai tempi dei play-out.

SCUDELER: la sagra dell’infortunio è di casa a Carbonera, anche quest’anno...o forse no.Onestamente il conto degli infortunati si fa difficile come quello delle stelle in cielo per cui può essere che ci sia un errore. A casa hai avuto il tempo per progettare alla perfezione le nozze, un po’ meno per prenderti cura del tuo amato Conscio. Se le donne incinte parlano solo della loro condizione, tu e Barzi fate lo stesso col lavoro estraniandovi dal consueto torello di riscaldamento. La stagione poteva vederti dare un contributo maggiore, vista la tua esperienza in quanto a campionati di C2. Solo la quel capolavoro di spalla cucinato come secondo (da tuo papà) alla cena di fine anno ti salva da un giudizio negativo. Titolo: Marina (Gianni Morandi)

TOSCAN: Se volessi una ricompensa per ogni gol siglato, ti converrebbe giocare a Roncade perché a Conscio sei un po’ il bomber dei poveri. La pensiamo così visto che, per un lungo periodo, sei rimasto con una ispida ed incolta barba in viso che ti donava un’aria pacioccotta. Tra attaccanti è stata una lotta per essere convocati e per fare più gol possibili (hai vinto tu) e una sfida a “chi ce l’ha più grosso”. Affinché non ci siano doppisensi o cattivi pensieri è bene spiegarsi. Tutto è partito con le foto di costate alla griglia da parte di Aguggiaro. Inizialmente il buon Manu aveva subito il duro colpo del compagno, sofferto per mesi, fino a quando non ha deciso di portare a casa Lo Spiedo e aggiudicarsi la vittoria per ko tecnico. Esibizionista. Personaggio: Rocco S

D’AMICO: i magnifici 7 cavalcano ancora col palermitano dai piedi d’oro. È vero, ti vogliamo bene perché sei una persona allegra, un giocatore indispensabile ma soprattutto perché Bartolini costa troppo. “No, ragazzi non se pol giocà cussì” è una dell’espressioni più usate per parlare del Conscio C5 che fatica ed arranca in campo. La tua filosofia di gioco è chiara e definita(facciamo correre la palla così non sudo)però ti chiediamo un favore per il futuro: decidi come vuoi parlare perchè il miscuglio tra accento siciliano, dialetto trevigiano e dialetto simil campodarseghese con cui parli non si può sentire. Titolo: Vendetta a Pederobba

AGUGGIARO: al contrario di molti altri compagni hai sfruttato bene i martedì sera a casa... Non ti ringraziamo per tutte le FOTO di grigliate che hai condiviso con noi! (Ogni volta a casa Toscan si apriva il frigo alla disperata ricerca di cibo). Più che un bomber di razza sei un falso nueve, non sai quanto i compagni lodino le tue doti consapevoli dell’importanza dei tuoi passaggi più che dei tuoi gol. Sul prossimo contratto ci sarà la “clausola Aguggiaro” che prevede una multa per ogni cartellino giallo. La società sta pensando a questo per limitare il numero di sanzioni disciplinari a carico, che attualmente pareggiano (quasi) il conto delle presenze in campo. Personaggio: Ivan il Terribile

CASGRANDE: se non ci fosse saremmo stati costretti ad allenarci con un solo portiere e questo sarebbe stato un ulteriore problema. Un grazie a lui e al DS che l’ha messo sotto contratto. Persona discreta ed affabile viene subito apprezzata dallo spogliatoio. Viene apprezzato finchè non ci sono banchetti a fine allenamento, perché quando si iniziano a festeggiare le vittorie la bocca da sfamare non è piccola. Si fa perdonare pagando a sue spese un ristoro post allenamento. Nei momenti che scottano fa anche il secondo allenatore con ottimi risultati. Polivalente. Gli ultimi allenamenti lo vedono parare qualunque cosa, panini a parte. Titolo: Mangia che ti passa

VIZIANELLO: mostra il suo talento negli allenamenti, i problemi fisici e le difficoltà di classifica mettono in difficoltà la società che avrebbe voluto dargli uno spazio maggiore. Forse si sente un pesce fuor d’acqua in una squadra di genitori e vecchi. Scompare nel finale di stagione, saltando la cena di fine anno. BOH.

BIASUZZI M.: potrebbe essere importante per il gioco di squadra, purtoppo un po’ per la situazione non facile e per qualche assenza di troppo non viene sfruttato a pieno. Contribuisce alla causa con il suo apporto di serenità e spensieratezza. In un covo di juventini sembra essere uno dei pochi in grado di capire qualcosa riguardo il gioco del calcio e del calcio a 5. Titolo: Per fortuna che ci sei

BARZI: “Visto che non ci sono venerdì, non vengo ad allenamento stasera”, adesso che abbiamo avuto la lieta notizia ne comprendiamo al meglio il motivo. Il 4-3 contro gli All Blacks rappresenta l’apice della stagione, un gol fondamentale. Viste le defezioni, raccoglie la fascia di capitano onorandola al meglio. Nel momento caldo della stagione fa valere la sua presenza di carattere e grinta seppur eccedendo nei cartellini gialli. Titolo: Duro a morire

MOGNATO: la dolce nota della stagione, l’under che non ha paura di niente in spogliatoio e che risponde colpo su colpo agli sfottò dei vecchi senatori. A dire il vero, l’inizio è difficoltoso ma poi dopo aver capito che non bisogna chiedere scusa ma mandare a cagare tutto gira per il meglio. Scaccia la tensione nel finale di stagione con un gol nei play-out dando un contributo importante alla salvezza. Se ti consola anche Zidane ha fatto fatica ad ambientarsi alla Juventus. Titolo: Finchè c’è vita c’è speranza

CESTARO: le numerose assenze ad allenamento e gli scarsi risultati gli fanno pensare che forse sia meglio alzare bandiera bianca e scappare da questo covo di matti. Annuncia il ritiro prima che la stagione finisca, che azzardo! (i più scaramantici hanno fatto gli scongiuri).  Gli tocca perfino scendere in campo a causa della penuria di giocatori cui si ritrova a dover fronteggiare nel girone di ritorno. La squadra, nonostante le difficoltà, riesce nell’impresa e glielo mette metaforicamente in quel posto. Titolo: Mission Impossible

BIASUZZI P.: Non pervenuto, unica presenza alla cena di fine anno. Ingordo. Che sia la prematura fine di una gloriosa carriera, è probabile ma non auspicabile. Personaggio: Iaquinta

CENEDESE: paga la difficoltà di ambientamento e il modo di giocare (ammesso che ce ne sia uno) dei suoi nuovi compagni di squadra. La smania di fare e la voglia di sbaragliare la concorrenza tra pivot gli bagnano le polveri nel girone di andata. Nel ritorno e nei play-out si vede un giocatore diverso, più dentro al gioco e che non smentisce la sua fama di bomber segnando gol pesanti nei play-out. La disputa tra Aguggiaro e Toscan non lo riguarda, l’importante è che ci sia da bere. Titolo: Gho a goea arsa

LORENZINI: fondamentale all’attracco in porto della nave salvezza, fa sentire la sua voce nel momento di maggior difficoltà di classifica e ogni qual volta ci sia da rimettere in carreggiata la squadra. Da persona alla moda non può farsi mancare una bellissima barba che ostenta con orgoglio. Troppo macho. Personaggio: Capitan Carattere, peto in fora spae in dentro. #CHEGRUPPOSPORTIVOSAREBBESENZALORENZINI#BARBA#FAPISELFIECHETEPOL#TEGHAROTTOICOIONI

RUDY: per sopportare una squadra del genere ci vuole pazienza e passione. Ne hai anche troppa. Forse è per questo che ambisci ad una squadra che possa valorizzare tutte le tue qualità. Titolo: Destinazione